Yu-Gi-Oh!, tutto ebbe inizio con la ricostruzione del puzzle del millennio che permise a un timido ragazzino di diventare il faraone Yami.

Innumerevoli duelli con (o contro) SetoKaiba, suo acerrimo rivale, usando mostri come il Mago Nero o Drago Bianco Occhi Blu, fino ad arrivare alle Divinità Egizie, introdussero questo gioco tramite la serie animata che appassionò la maggior parte di voi.

Questo è lo scenario del gioco, di quando si dovevano  sacrificare uno o più mostri per evocarne uno da sei stelle o più.
All’epoca l’alternativa erano i mostri Rituale, a cui era assegnata una magia rituale apposita per la loro evocazione.

Si cercarono anche altri  modi per rilanciare mostri fusione, snobbati per la loro difficoltà nell’evocazione, per la quale dovevano essere usati esclusivamente mostri scritti nell’effetto.

Successivamente, vennero create carte come Metamorfosi, o Cyberstein.

Poi arrivarono i tuner, mostri che sommando il proprio livello a quelli di altri mostri presenti sul terreno,  permettevano l’evocazione di mostri dall’Extra Deck.

La sovrapposizione di due o più mostri dello stesso livello o che avessero determinate caratteristiche, portò all’avvento dei mostri XYZ introducendo il concetto di “Rank”

Per dare maggiore importanza all’Extra Deck e per velocizzare il gioco, furono  introdotti i mostri Pendulum.

Metà mostri e metà magie, permettevano di eseguire una massiccia evocazione di mostri dall’Extra Deck, il cui livello doveva  essere  compreso tra due i valori della “Pendulum Scale”, indicata su questo tipo di mostri, che crearono altre due zone apposite sul terreno di gioco, accanto alle tradizionali zone in cui posizionare carte magia e trappola.

Infine arriviamo alla dinamica più attuale, quella dei mostri Link che possono essere evocati in un’apposita zona del campo dedicata esclusivamente a loro.
Questo tipo di mostri, “sblocca” altre “Main Monster Zone” poste  immediatamente dietro, e che vengono “segnate” o collegate tramite delle “frecce rosse” stampate sul mostro Link che avete evocato.

Vi ricordo che esiste anche una versione “semplificata” del gioco, “SpeedDuel” che riporta alle meccaniche originali del gioco e che vuole riprodurre il più fedelmente possibile le strategie viste nella serie animata, in cui a ogni personaggio veniva assegnata una determinata abilità, descritte nelle apposite “SkillCards”.

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