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C’era un’isola solitaria, sperduta nella vastità dell’oceano, che si diceva fosse l’ultimo luogo incontaminato rimasto sul pianeta. Alcuni pensavano fosse lo scenario di leggende che si perdevano nel tempo. Le acque intorno all’isola erano sempre turbolente e il clima imprevedibile, come se la natura cercasse di respingere chiunque provasse a metterci piede. Per questo nessuno era mai riuscito a scoprire che aspetto avesse l’isola e quale fosse il suo ecosistema. Un giorno, però, venne inviata una squadra a esplorare l’isola in segreto.

Quando gli esploratori fecero ritorno, si preparano a divulgare i risultati della loro missione. I canali informativi che ne erano al corrente non vedevano l’ora di mettere le mani su quella che poteva essere la scoperta del secolo e tempestarono la squadra con innumerevoli richieste di poter presenziare all’evento. La conferenza stampa si svolse in una sala piena ma muta, con l’aria che si tagliava col coltello.

Nessuno sapeva come comportarsi con gli esploratori che stavano per riferire le proprie scoperte, perché il loro aspetto era… a dir poco insolito. Era quasi difficile guardarli. Erano coperti da bende e alcuni tremavano mentre il loro sguardo impaurito spaziava nella stagnza. Quali orrori avevano vissuto durante l’esplorazione? Quali pericoli avevano trovato ad aspettarli sull’isola?

Un membro della squadra si schiarì la gola e la conferenza ebbe inizio. Specie 0028, “Pericolo!? Tsuchinoko?”. Vive nelle aree erbose e negli acquitrini. L’aspetto è simile a quello di un serpente dal corpo affusolato e sembra che anche questa specie esegua la muta. Non abbiamo osservato esemplari vivi, ma ne abbiamo raccolto la pelle. Analizzarla potrebbe portare a ulteriori scoperte.

Specie 0159: “Pericolo! Uccello di Tuono!”. Un uccello enorme e mostruoso che gira sopra l’isola. E’ coperto da un folto piumaggio colorato. La più grande fra tutte le creature scoperte dalla squadra, con un’apertura alare che raggiunge la larghezza di un aereo di medie dimensioni. Sembra circondato da una sorta di campo elettrico. Il suo corpo pare emanare fulmini. Quando avvista una preda, la creatura si tuffa in picchiata e usa i suoi artigli affilati per ghermirla. Ha provato a catturare anche noi, ma siamo riusciti a fuggire e a trovare riparo in una caverna.

Mentre eravamo nascosti, abbiamo trovato una delle sue piume e l’abbiamo riportata. Il pubblico che ascoltava la relazione iniziò a parlottare. Alcuni ricercatori erano entusiasti che ci fossero prove tangibili dell’esistenza di creature sconosciute. Altri membri del pubblico, come i rappresentanti delle organizzazioni scientifiche che avevano inviato gli esploratori, si chiedevano come gestire l’isola in futuro, dato che le creature che l’abitavano si erano rivelate più pericolose di quanto avessero previsto.

Mentre tentavano di arrivare a conclusione, la conferenza proseguì. Specie 0232: “Pericolo! Bigfoot!”. Una creatura gigantesca e muscolosa ricoperta di un manto nero, alta almeno qualche decina di metri. Bipede, si muove rapidamente tra gli alberi delle foreste e delle montagne in cui vive. Ha un carattere straordinariamente aggressivo. Ha attaccato non solo la nostra squadra, ma anche altre creature che vivevano nella zona.

Specie 0257: “Pericolo! Nessie!”. Una creatura simile a un drago dal lungo collo, che abbiamo visto combattere con il Bigfoot. E’ estremamente grande, più o meno quanto il Bigfoot. E’ anche estremamente pericolosa. Mentre la squadra navigava sul lago, questa creatura è emersa dall’acqua senza preavviso e ha rovesciato la barca, facendoci perdere molto di quello che avevamo raccolto. E’ stato un miracolo se siamo riusciti a tornare vivi dopo aver incontrato la creatura così da vicino.

Gli esploratori continuarono la loro relazione parlando di altre specie. Tra il pubblico presente, alcuni dubitavano della veridicità di questo rapporto. Ma non potevano negare il fatto che gli esploratori fossero tornati con campioni reali e tangibili. Tutti i membri della squadra concordavano sul fatto che, sebbene celasse ancora molti misteri, l’isola fosse un luogo troppo pericoloso.

Poco dopo la conclusione dalla conferenza, una seconda squadra sarebbe stata inviata a esplorare ulteriormente l’isola. Aveva a disposizione nuove attrezzature e più manodopera, e partì con l’intenzione non solo di scoprire di più sull’isola misteriosa, ma anche di catturare alcuni esemplari vivi da riportare indietro. Chissò cosa avrebbero trovato… E soprattutto, sarebbero tornati vivi?

(Fonte: Yu-Gi-Oh! Master Duel)

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